BOM su EPALE
Giunti alla quarta mobilità, abbiamo deciso di raccontare il progetto “Be Open Minded” in un articolo su EPALE, piattaforma online europea dedicata al settore dell’educazione degli adulti.
Per leggerlo, cliccate qui!
Giunti alla quarta mobilità, abbiamo deciso di raccontare il progetto “Be Open Minded” in un articolo su EPALE, piattaforma online europea dedicata al settore dell’educazione degli adulti.
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Pubblichiamo la sesta edizione della Newsletter del nostro Progetto Europeo B.O.M. – Be open minded, dedicata alla mobilità a Sudbury (UK), dal 12 al 16 Giugno 2022.
Potete scaricarla qui.
BOM Newsletter – Issue 6 Leggi tutto »
Pubblichiamo la quinta edizione della Newsletter del nostro Progetto Europeo B.O.M. – Be open minded, dedicata alla mobilità a Piotrkov Trybunalsky, dall’11 al 13 Aprile 2022.
Potete scaricarla qui.
BOM Newsletter – Issue 5 Leggi tutto »
Pubblichiamo la quarta edizione della Newsletter del nostro Progetto Europeo B.O.M. – Be open minded, dedicata alla mobilità che abbiamo ospitato a San Benedetto del Tronto, dal 7 al 10 Marzo 2022.
Potete scaricarla qui.
BOM Newsletter – Issue 4 Leggi tutto »
Pubblichiamo la terza edizione della Newsletter del nostro Progetto Europeo B.O.M. – Be open minded, dedicata alla mobilità in Grecia effettuata dal 24 al 28 Ottobre 2021.
Potete scaricarla qui.
BOM Newsletter – Issue 3 Leggi tutto »
Pubblichiamo la seconda edizione della Newsletter del nostro Progetto Europeo B.O.M. – Be open minded.
Potete scaricarla qui.
BOM Newsletter – Issue 2 Leggi tutto »
Si è svolto il 10 Maggio 2021 il primo workshop locale, incentrato sulla clown-terapia, nell’ambito del progetto ERASMUS+ BE OPEN MINDED.
Insieme al clown Massimo Cicchetti e Alceste Aubert, abbiamo esplorato con un gruppo di ragazzi di San Benedetto l’importanza della clownterapia, soprattutto in situazioni particolari quali l’ospedalizzazione sia di anziani che di bambini. La clownterapia è un elemento importante del nostro progetto, perché contribuisce a smorzare momenti di grande tensione del paziente, sia riguardo la salute sia per quanto riguarda le problematiche familiari e personali.
– Dovrebbe essere molto più incentivata – afferma Alceste – Si tratta di una tecnica che ha una grandissima efficacia per quanto riguarda l’impatto sulla persona che è in situazione di grande disagio e anche di grande sofferenza -.
Lo stesso Alceste, insieme a Jack, il suo golden retriever, saranno a breve protagonisti di un secondo workshop sulla pet terapia. Stay tuned!
BE OPEN MINDED: Primo workshop di clownterapia a San Benedetto Leggi tutto »
Pubblichiamo la prima edizione della Newsletter del nostro Progetto Europeo B.O.M. – Be open minded.
Potete scaricarla qui.
BOM Newsletter – Issue 1 Leggi tutto »
E’ iniziato il 22 dicembre 2020 con il kick-off meeting online il nostro progetto Erasmus+ “Open be minded”, una partnership strategica nel settore dell’educazione degli adulti, che durerà 18 mesi con partner da Polonia, Grecia, Regno Unito, Belgio e Italia.
Obiettivi del progetto sono la ricerca di nuovi metodi di lavoro con gli adulti (anziani e persone con problemi di salute), e la promozione di nuovi metodi di lavoro dell’educatore, tramite lo scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche.
L’Italia porterà in Europa l’esperienza della clown e pet terapia.
La clownterapia, detta anche terapia del sorriso, è l’applicazione di tecniche di clownerie in ambito sanitario, allo scopo di migliorare l’umore dei pazienti e familiari. Essa viene attuata da persone che scelgono il clown come stato di coscienza per entrare in relazione con persone ospedalizzate o in difficoltà e sono appositamente formate per operare nel settore sociosanitario, attraverso tecniche derivate dall’improvvisazione teatrale, dall’arte del clown, dalla microprestidigitazione, dal teatro.
Negli ultimi anni si è anche molto parlato di un tipo di terapia che si basa sul contatto con un animale: la “pet therapy”.
Il termine è stato coniato dallo psichiatra infantile Boris Levinson nei primi anni ‘60 e significa letteralmente “terapia dell’animale da affezione”. Si tratta di una pratica di supporto ad altre forme di terapia tradizionali, che sfrutta gli effetti positivi determinati dalla vicinanza di un animale a una persona affetta da disagio mentale, disturbi del comportamento o diversamente abile.
Alceste Aubert partecipante al progetto con Eutopia, ci spiega i vantaggi di tale terapia.
«Gli interventi assistiti con gli animali si svolgono non solo in contesti terapeutici, ma anche in quelli educativi o ludici – spiega Aubert –. Questi interventi funzionano grazie alla relazione che si instaura fra un animale domestico e la persona (bambino, anziano, malato o disabile).
Una sintonia complessa e delicata stimola l’attivazione emozionale e favorisce l’apertura a nuove esperienze e modi di comunicare. L’animale non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, aumenta l’autostima e non ha pregiudizi. A livello psico-fisiologico, in sua compagnia, diminuisce il battito cardiaco e si riducono le paure e le ansie. Viene favorita, inoltre, la piena espressione della persona non solo attraverso il linguaggio verbale.
Nella maggioranza dei casi – continua Aubert – gli interventi di “pet therapy” vengono attivati con bambini, anziani e persone diversamente abili. Queste ultime, grazie alla relazione con l’animale, possono trovare nuovo entusiasmo e motivazione nell’affrontare i piccoli compiti quotidiani e sperimentare una modalità facile e spontanea di interazione. Fondamentale, però, è che ogni progetto sia costruito “ad personam”, valutando cioè le esigenze specifiche e individuali».
Protagonista della “pet therapy” applicata da Aubert per allietare il soggiorno in ospedale di bambini e familiari, è Jack, un simpaticissimo golden retriever.
Jack vanta un curriculum di tutto rispetto. Attività nella Residenza Anziani S. Giuseppe (centro Alzheimer) di San Benedetto del Tronto anche con la clown-animazione, giornata in compagnia dei bambini del centro infanzia Zazù di Valmir di Petritoli, premio speciale per l’impegno nel sociale al concorso “Incondizionatamente Amici 2015” a San Benedetto del Tronto, Favole a merenda con bambini. Giornate con giovani con sindrome di down.