Sbatti ERASMUS+ in prima pagina

C’è una notizia che, questo mese, è rimbalzata parecchio sulla stampa e di conseguenza online: ovvero che l’80% dei giovani che partecipano al Programma ERASMUS+ trova lavoro prima.
Lo hanno pubblicato su Il Sole 24 Ore, e inevitabilmente un cospicuo numero di siti e testate giornalistiche gli è andato dietro, attingendo a piene mani al titolo e all’articolo.
Noi il Report della Commissione Europea però ce lo siamo letto (non lo linka nessuno, lo facciamo noi, è qui): la differenza nel trovare lavoro tra chi ha partecipato alla mobilità ERASMUS e chi no è stimata al 4%.

Erasmus+ Higher Education Impact Study, p. 182.

I Laureati che hanno frequentato ERASMUS+ hanno trovato il loro primo lavoro più velocemente (il 79% entro tre mesi dalla Laurea, contro il 75% dei non partecipanti alla mobilità).

Chiaro?

Cosa hanno letto al Sole 24 Ore?

Probabilmente solo l’Executive Summary.
A pagina 2 leggiamo:

Erasmus+ Higher Education Impact Study, p. 2

Questo 80% non se lo sono inventato. L’hanno solo preso come dato grezzo, senza andare a verificare i dati controfattuali, né almeno andare a leggere le conclusioni del report. Male, molto male.
Non è, non può essere un semplice errore.
Significa non saperne nulla di Programmi Europei. Parliamoci chiaro: un Programma che aumenta le chance di lavorare dei ragazzi dell’80%, e a costo zero per lo Stato, in Italia, per non parlare di Paesi messi ancora peggio come Cipro, la Grecia o la Turchia, sarebbe già obbligatorio.
A noi il titolone è saltato immediatamente all’occhio… siamo stati gli unici?

Probabilmente, abbagliati dalla comodità del “riassuntino”, molti non sono andati a leggersi bene il Report. Ed è un peccato, perché c’è scritto nero su bianco che i risultati statisticamente migliori ERASMUS+ li ha ottenuti in altre aree: la percezione di essere cittadini Europei, l’autostima dei partecipanti, la sensibilità ai diritti umani, la capacità di vivere e lavorare in ambiente multiculturale.

Insomma, il Programma ha riportato i risultati migliori proprio sugli obiettivi per cui è stato pensato. Chi l’avrebbe mai detto.

Professoroni di sinistra

A questo punto vi sarà chiaro che siamo anche noi, pur in mancanza di titoli accademici, dei Professoroni di sinistra, e che pretendiamo di correggere Il Sole 24 Ore.
Pure quando scrive positivamente di ERASMUS+, il Programma Europeo più bello che c’è.
Purtroppo è un male necessario: perché la disinformazione è una piaga SEMPRE e non è mai innocente. Neanche quando va apparentemente a favore di qualcosa che ci piace.


Di questi articoli, spesso fatti a bella posta per polarizzare il discorso tra pro-Europei e antieuropeisti (non possiamo dire se sia questo il caso, ma il sospetto c’è) non ne possiamo più.

Impariamo per favore a dare le notizie con equilibrio o, se non ne siamo capaci, quantomeno a leggere i dati.

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