Nome dell'autore: Eutopia

Volunteering as a tool to Inclusive Growth

Quando

16-26 Luglio 2019

Cosa

Alla fine del progetto, i partecipanti avranno acquisito le seguenti conoscenze, abilità e abilità:
Comunicazione in lingua in Inglese e in altre lingue;
Conoscenze in ambito IT, utilizzando la videocamera e la macchina fotografica.
Educazione non formale;
Consapevolezza dei problemi sociali di ciascun Paese Europeo coinvolto;
Creatività e imprenditorialità: per superare le barriere della timidezza e raggiungere lo sviluppo personale di ogni partecipante, i ragazzi raggiungeranno e svilupperanno capacità di leadership esprimendo le loro opinioni in un tentare di creare soluzioni per migliorare le capacità e i comportamenti attivi;
Educazione interculturale.

Dove

Lacu Rosu (Romania), presso Penziunea Teo.

Chi

Ragazzi e ragazze tra i 18 e i 25 anni, con voglia di mettersi in gioco, conoscersi meglio e con la passione per il volontariato.

Il Group Leader dello Scambio sarà il nostro Alceste Aubert.

Gli altri ragazzi partecipanti allo scambio saranno provenienti da ROMANIA, BELGIO, CROAZIA, MAROCCO e UCRAINA.

Regole d’ingaggio

Vitto e alloggio saranno offerti dall’Associazione ospitante.
Per il trasporto, da progetto saranno rimborsati fino a 275€ a partecipante.

Infopack

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EUTOPIA e i ragazzi dell’Alberghiero di San Benedetto per “SEARCH FOR A HOME”

Sono partite oggi le attività del nostro Progetto Europeo “SEARCH FOR A HOME”, finanziato dall’Unione Europea tramite il Programma ERASMUS+, che vedrà coinvolti nove ragazzi dell’Istituto Alberghiero di San Benedetto del Tronto. Referente del Progetto per EUTOPIA sarà il Dott. Alceste Aubert, mentre per l’Alberghiero sarà la Prof.ssa Giancarla Perotti.
Il progetto, della durata di 24 mesi, prevede l’attivazione di un gruppo internazionale di giovani di tre diversi Paesi (Italia, Belgio e Marocco), con l’obiettivo di ideare, scrivere e filmare un cortometraggio sulla vita di migranti e rifugiati. Le attività del progetto si svolgeranno in parte a San Benedetto, con l’attivazione del gruppo di lavoro formato dai ragazzi dell’IPSSEOA “Buscemi” e la facilitazione da parte degli educatori di EUTOPIA, in parte online, dove i ragazzi dei tre Paesi s’incontreranno e discuteranno le proprie esperienze, e in parte in Belgio, durante scambi orientati a indirizzare lo sforzo creativo, e monitorare l’avanzamento dei lavori.
Il documentario parlerà di storie di vita reali dei migranti, con l’obiettivo di costruire un ponte tra i nuovi arrivati e gli altri giovani, due mondi che spesso si incrociano, ma non si integrano realmente a causa di molte barriere: linguistiche, sociali, culturali.
Il documentario avrà anche l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico, affrontare il razzismo, la xenofobia e promuovere la cittadinanza e i valori europei e la democrazia.
Attraverso l’educazione non formale, i ragazzi potranno acquisire competenze trasversali come il funzionamento dei media e l’espressione creativa attraverso la narrazione di storie in forma scritta e visuale (film).

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La risposta ai nostri dubbi su “Figli costituenti”

Emanuele Pinelli, Coordinatore della Campagna, risponde ai nostri dubbi

La nostra su “Figli Costituenti“, la legge di iniziativa popolare sulla disuguaglianza generazionale per cui il partito +EUROPA sta iniziando a raccogliere firme, ve l’abbiamo già detta qui.
Poco dopo la pubblicazione del nostro post, Emanuele Pinelli, Coordinatore della Campagna “Figli Costituenti”, ci ha contattato per rispondere nel merito delle criticità che abbiamo riscontrato.

Un tentativo di “mettersi in scia” a Greta? Siamo onesti, un po’ di puzza di “giovanottismo” la si sente. Per essere più chiari, come tante altre manifestazioni di stima e fraterni abbracci di parole con la giovane attivista svedese, anche il lancio della campagna per la raccolta firme in concomitanza con la visita a Roma di Greta Thunberg desta in noi il terribile sospetto che sia l’ennesima iniziativa di marketing per strappare qualche voto ai millennials in vista delle Europee. Del resto, la corsa ai “giovani”, questi poveri disgraziati di cui tutti fanno finta di interessarsi finché gli conviene, sta passando da Greta per tanti: Partiti Politici e Istituzioni Pubbliche in primis, ma anche tante Organizzazioni Non Governative.

E. Pinelli: non ci serve il voto giovanile per il semplice fatto che ce l’abbiamo già. Più Europa è un partito dall’età media molto bassa, sia come iscritti sia come followers e simpatizzanti.
Che la narrazione dei media sul fenomeno Greta sia ingannevole e controproducente l’ho spiegato in un mio articolo su Formiche, che vi riporto: https://formiche.net/2019/03/greta-ambiente-ambientalismo-clima/


Le leggi di iniziativa popolare non funzionano. Un giretto su Wikipedia, se proprio non abbiamo tempo di riaprire la Costituzione, può farci capire molte cose. Vi sottolineiamo un passaggio: “Nella legge nazionale che disciplina la materia non è mai stato inserito un termine massimo entro cui portare in discussione una proposta di iniziativa popolare“. Ciò significa, in parole povere, che anche se +EUROPA riuscisse a raccogliere le firme necessarie a portare la proposta di legge in Parlamento, sarebbe comunque necessario che un numero congruo di Onorevoli si attivasse per metterla all’Ordine del Giorno. E da lì in poi molte cose potrebbero succedere… come ad esempio che venga approvata così com’è a maggioranza, o totalmente stravolta, o ancora… che venga bocciata e non se ne parli più.

E. Pinelli: stiamo ricorrendo alla campagna d’iniziativa popolare perché per tutta la scorsa legislatura avevamo già provato a spingere la riforma per vie parlamentari. A parte i leghisti, che chiesero fin da subito “Ma questa riforma non ci farebbe fare quota 100?” e si tirarono indietro, tutti gli altri, da Grillo alla Meloni, lì per lì firmarono e si presero l’impegno, salvo poi scomparire nel nulla e fare finta di niente.


L’apposita Commissione Parlamentare prevista dalla Legge di iniziativa popolare di +EUROPA sarebbe manipolabile o ignorabile dal Governo in carica, proprio come tutte le altre Commissioni. Avete presente le recenti Leggi di Bilancio tragicomiche emanate dal Governo del Cambiamento, e la relativa DEF (Documentazione Economica Finanziaria) ridicola che ogni volta le accompagna? Ecco: per forza o per amore, la Commissione Bilancio ogni volta le approva. Dobbiamo aggiungere altro?

E. Pinelli: siamo consapevoli che alla fine il “boccino d’oro” ce l’abbiano i partiti più rappresentati in Parlamento, ma questa iniziativa serve, per l’appunto, a metterli con le spalle al muro, convincendoli a sostenerla o smascherando tutte le loro recenti e miracolose conversioni ecologiste.


Oltre a ringraziare Emanuele per l’attenzione e per la sollecitudine a risponderci in maniera molto cordiale e disponibile, speriamo che questo piccolo scambio possa aiutare i nostri Soci e affezionati a prendere una posizione su questa campagna che, pur rimanendo con alcuni dubbi, continuiamo a trovare positiva.

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Boomerang – inclusion through active participation

Seminario a Varsavia (23-27 Aprile 2019)

Il corso di formazione “Boomerang -inclusion through active participation”, che si sta svolgendo in questi giorni a Varsavia (Polonia), è dedicato al tema dell’inclusione sociale dei giovani con problemi di disabilità o di salute, per coinvolgerli attivamente in progetti di scambio giovanile.
Lo scopo è offrire ai professionisti che lavorano con i giovani con bisogni speciali (disabilità, problemi di salute) l’opportunità di esplorare i progetti di Scambio giovanile come strumento per potenziare e sostenere la partecipazione attiva di questi giovani. Il seminario è inoltre l’occasione per trovare nuovi partner e incontrare vecchie conoscenze, per sviluppare nuovi progetti nell’ambito del programma Erasmus +.

Per noi di Eutopia è presente ALCESTE AUBERT (nella foto), operatore sociale e project manager Erasmus+, che insieme ad altri animatori giovanili provenienti da Turchia, Polonia, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Grecia, Danimarca, Serbia, Islanda e Macedonia, sta progettando nuove attività per coinvolgere i giovani con disabilità.

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ENTRECOMP

Il Framework delle competenze imprenditoriali prende vita grazie a una Call for proposals sul Programma COSME

Entrecomp: cos’è?


Lo sviluppo della capacità imprenditoriale dei cittadini e delle organizzazioni è sempre stato uno degli obiettivi chiave delle politiche europee. Dieci anni fa la Commissione Europea individuò lo “spirito di iniziativa e imprenditorialitàcome una delle 8 competenze chiave necessarie per una società basata sulla conoscenza.
Per questo motivo, nel 2016, dopo anni di studi e ricerche, la Commissione ha pubblicato l’EntreComp, Entrepreneurship Competence Framework ovvero il Quadro di Riferimento per la Competenza di Imprenditorialità.

Il Report intende, in primo luogo, produrre una definizione comune di “imprenditorialità” che aiuti a stabilire un ponte tra i mondi dell’educazione e del lavoro e possa essere assunta come riferimento per qualsiasi iniziativa che miri a promuovere e sostenere l’apprendimento dell’imprenditorialità.

La definizione di “imprenditorialità”

Nell’ambito di EntreComp, l’imprenditorialità è definita come segue:

Imprenditorialità significa agire sulle opportunità e sulle idee per trasformarle in valore per gli altri. Il valore che si crea può essere finanziario, culturale, o sociale ”.

Questa definizione si concentra sulla creazione di valore, non importa quale tipo di valore o contesto. Essa copre la creazione di valore in qualsiasi dominio. Si riferisce alla creazione di valore nei settori privato, pubblico e del terzo settore e in qualsiasi combinazione ibrida dei tre. Essa abbraccia quindi diversi tipi di imprenditorialità, e si applica a tutti gli ambiti della vita. Permette ai cittadini di coltivare il loro sviluppo personale, di contribuire attivamente allo sviluppo sociale, per entrare nel mercato del lavoro come dipendenti o come lavoratori autonomi, e di imprese start-up o di scale-up che possono avere uno scopo culturale, sociale o commerciale.

Le competenze per ogni area

EntreComp definisce l’imprenditorialità, nel suo insieme, come una competenza trasversale, composta di tre aree interconnesse, e applicabile a tutte le diverse sfere della vita: dal miglioramento di sé stessi alla partecipazione sociale, dal reinserimento nel mercato del lavoro alla creazione d’impresa.

Per ognuna delle 3 aree (Idee e opportunità, Risorse e Azione), sono state individuate le 5 relative competenze, con indicatori e descrittori.

IDEE E OPPORTUNITA’
Competenze Indicatori Descrittori
1.1 Riconoscere le opportunità Usare la propria immaginazione e abilità per trovare opportunità e creare valore ● Identificare e cogliere le opportunità per creare valore esplorando il panorama sociale, culturale ed economico
● Identificare i bisogni e le sfide da risolvere
● stabilire nuove connessioni e raccogliere elementi per creare opportunità e creare valore
1.2 Creatività Sviluppare idee creative e propositive ● Sviluppare diverse idee e opportunità di creare valore, comprese le soluzioni migliori alle sfide esistenti e nuove
● Esplorare e sperimentare approcci innovativi
● Combinare conoscenze e risorse per ottenere effetti di qualità più alta
1.3. Vision Lavorare seguendo la propria visione del futuro● Immaginare il futuro
● Sviluppare una visione per trasformare le idee in azione
● Visualizzate scenari futuri per orientare lo sforzi e azioni
1.4 Idee di valore Sfruttare al meglio idee e opportunità ● Soppesare il valore in termini sociali, culturali ed economici
● Riconoscere il potenziale di un’idea per la creazione di valore e individuare gli strumenti più adeguati per farla rendere al massimo
1.5 Pensiero etico e sostenibile Valutare le conseguenze e l’impatto di idee, opportunità e azioni ● Valutare le conseguenze di idee che portano valore e l’effetto dell’azione imprenditoriale sulla comunità di destinazione, il mercato, la società e l’ambiente
● riflettere su quanto sono sostenibili nel lungo periodo gli obiettivi sociali, culturali ed economici e la linea di condotta scelta
● Agire in modo responsabile
RISORSE
Competenze Indicatori Descrittori
2.1 Autoconsapevolezza e autoefficacia Credere in se stessi e continuare a crescere ● Riflettere sui propri bisogni, aspirazioni e desideri nel breve, medio e lungo termine
● Identificare e valutare i propri punti di forza e di debolezza individuali e di gruppo
● Credere nella propria capacità di influenzare il corso degli eventi, nonostante incertezze, battute d’arresto e guasti temporanei
2.2 Motivazione e perseveranza Concentrarsi e non rinunciare ● Essere determinati a trasformare le idee in azione e a soddisfare il proprio bisogno di arrivare
● Essere pazienti e continuare a cercare di realizzare i propri scopi a lungo termine individuali o di gruppo
● Essere resilienti sotto pressione, avversità, e fallimento temporaneo
2.3 Mobilizzare le risorse Ottenere e gestire le risorse di cui si ha bisogno ● Ottenere e gestire risorse materiali, immateriali e digitali necessarie per trasformare le idee in azione
● Sfruttare al meglio risorse limitate
● Ottenere e gestire le competenze necessarie in qualsiasi momento, tra cui quelle tecniche, legali, fiscali e digitali
2.4 Conoscenze economico-finanziarie Sviluppare un know how economico e finanziario ● Stimare il costo necessario per trasformare un’idea in un’attività che crea valore
● Pianificare, mettere in atto e valutare le decisioni finanziarie nel corso del tempo
● Gestire i finanziamenti per assicurarsi che l’attività produttrice di valore sia in grado di durare nel lungo periodo
2.5. Mobilizzare gli altri Ispirare e coinvolgere gli altri ● Ispirare ed entusiasmare i soggetti interessati
● Ottenere il supporto necessario per raggiungere risultati di valore
● Dimostrare capacità di comunicazione efficace, persuasione, negoziazione e leadership
AZIONE
Competenze Indicatori Descrittori
3.1 Prendere le iniziative Essere proattivi ● Avviare processi che creano valore
● Raccogliere le sfide
● Agire e lavorare in modo indipendente per raggiungere gli obiettivi, mantenersi fedeli alle intenzioni e svolgere i compiti previsti
3.2 Pianificazione e gestione Elencare le priorità, organizzarsi e continuare ● Impostare gli obiettivi a lungo, medio e breve termine
● Definire le priorità e i piani d’azione
● Adattarsi ai cambiamenti imprevisti
3.3 Fronteggiare incertezza, ambiguità e rischio Prendere decisioni che affrontino rischi e incertezze ● Prendere decisioni quando il risultato di questa decisione è incerto, quando le informazioni disponibili sono parziali o ambigue, o quando vi è il rischio di esiti non intenzionali
● Nell’ambito del processo di creazione di valore, includere modi strutturati di sperimentazione di idee e prototipi dalle prime fasi, per ridurre i rischi di non riuscire
● Gestire situazioni in rapido movimento con prontezza e flessibilità
3.4 Lavorare con gli altri Fare squadra, collaborare e restare connessi ● Lavorare insieme e cooperare con gli altri per sviluppare idee e trasformarle in azione
● Fare rete
● Risolvere i conflitti e affrontare la concorrenza positivamente quando necessario
3.5. Imparare dall’esperienza Imparare facendo ● Utilizzare qualsiasi iniziativa per la creazione di valore come un’opportunità di apprendimento
● Imparare con gli altri, compresi i colleghi e i mentori
● Riflettere e imparare sia dal successo che dal fallimento (propri e altrui)

Il quadro sviluppa queste 15 competenze in un modello di progressione a 8 livelli, proponendo così una lista di 442 risultati di apprendimento molto utile per insegnanti, educatori, formatori.

Il modello progressivo ENTRECOMP

La call for proposals del programma COSME

Il Programma Europeo C.O.S.M.E., tramite un’intricata serie di strumenti finanziari (tra cui anche interessanti call for proposals), è pensato e implementato per le Piccole e Medie Imprese Europee.
Gli obiettivi di questo programma sono
– agevolare l’accesso ai finanziamenti delle PMI;
– sostenere l’internazionalizzazione e l’accesso ai mercati delle PMI;
– creare un ambiente favorevole alla competitività;
– incoraggiare la cultura imprenditoriale.

Nell’ambito di questo Programma (che ci piace particolarmente), è stata recentemente pubblicata una call con lo scopo di promuovere la conoscenza e l’uso di EntreComp:

https://ec.europa.eu/easme/en/cosme/cos-entrecomp-2018-3-01-support-implementation-entrepreneurship-competence-framework

Gli obiettivi

Gli obiettivi specifici della call sono:
Incoraggiare lo sviluppo a livello di sistema del sostegno per le competenze imprenditoriali, comprese ad esempio nuove strategie e iniziative politiche, l’istituzione di comunità collaborative durevoli nazionali, regionali o locali, una riforma dei curricula di alto livello, partenariati strategici tra diversi settori ecc .;
Sviluppare un insieme olistico di opportunità di apprendimento, programmi di istruzione e formazione e servizi di supporto per lo sviluppo della competenza imprenditoriale ;
Coinvolgere datori di lavoro e centri per l’impiego nel sostenere lo sviluppo e la valutazione delle competenze imprenditoriali nella ricerca di lavoro, sul posto di lavoro e durante la vita lavorativa;
Incoraggiare l’innovazione e nuovi approcci allo sviluppo delle competenze imprenditoriali in diversi contesti di apprendimento (compresi i contesti formali, non formali e informali);
Offrire risposte alla natura mutevole del mercato del lavoro e dell’istruzione e della formazione, ad esempio grazie alla tecnologia digitale, per sostenere l’innovazione e la creatività dei cittadini.
Disseminare buone pratiche e lezioni apprese fra stakeholder e decisori politici di altre regioni e paesi;
Riunire attori di vari Paesi per scambiare esperienze e buone pratiche nella costruzione di una metodologia coerente per sostenere lo sviluppo delle capacità imprenditoriali a livello nazionale e locale.

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WE NEED TO TALK

Scambio Giovanile a Velenje (Slovenia) – 10 – 21 Giugno 2019

Quando

Dal 10 al 21 Giugno 2019 (giorni di viaggio: 10 e 21).

Cosa

Durante lo Scambio, le attività previste sono:
discussione aperta su questioni sociali come molestie, abusi, bullismo, stereotipi, immigrazione, altri traumi;
workshop con professionisti (psicologi, operatori sanitari, operatori di associazioni e organizzazioni);
– conoscere il progetto “Živa knjižnica” (un metodo innovativo di dialogo attivo con la metodologia living libraries);
– creazione di uno spettacolo teatrale (in collaborazione con il teatro locale).

Dove

Ostello della gioventù di Velenje, che è gestito dal partner ospitante.

Chi

Ragazzi e ragazze tra i 18 e i 29 anni, con voglia di mettersi in gioco, conoscersi meglio e conoscere le storie di altri ragazzi Europei.

Regole d’ingaggio

Vitto e alloggio saranno offerti dall’Associazione ospitante (Youth Center Velenje). Ci siamo stati… l’ostello che gestiscono è molto bello e in Slovenia si mangia bene 😉
Per il trasporto, da progetto saranno rimborsati 180€ a partecipante. Per esperienza, il modo migliore di arrivare in Slovenia è Flixbus fino a Lubljana, e poi da lì muoversi con i trasporti locali.

Infopack

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Figli costituenti

Iniziativa per proposta di Legge sull’equità generazionale e la sostenibilità ambientale

Accogliamo con soddisfazione, ve lo diciamo subito e senza nasconderci, l’iniziativa di +EUROPA, il partito politico di cui (con non poche polemiche) a gennaio si è svolto il Congresso fondativo.

Soddisfazione, seppur moderata, perché, al netto di alcune perplessità (di cui parleremo più avanti) la Legge di iniziativa popolare che stanno promuovendo, e soprattutto il nome della Campagna mediatica, “FIGLI COSTITUENTI“, ci piace, e ci sembra decisamente in linea con ciò che il nostro Paese, ve lo andiamo dicendo ormai da un po’, avrebbe disperato bisogno: ridurre le disuguaglianze generazionali.


La proposta

La proposta di legge in sé consiste nell’inserimento di due postille, all’interno dell’Articolo 2 e dell’Articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana:

Fonte: https://figlicostituenti.eu/la-proposta/

La Legge di iniziativa popolare si muove su 3 Obiettivi:

  1. Equità generazionale
  2. Crescita sostenibile
  3. Difesa dell’ambiente

Il richiamo all’Agenda 2030 dell’ONU, e alla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Italiana, in tal senso, sono tanto appropriati quanto inevitabili.

La soluzione proposta è dunque di inserire in Costituzione precisi riferimenti ai tre obiettivi, affinché non possano essere ignorati o aggirati dal Governante, come è avvenuto e avviene.


Perché firmarla

  1. Perché almeno è qualcosa. Non la guardiamo come si guarda Napoleone il liberatore, ma dobbiamo riconoscere che questa proposta è il primo tentativo in assoluto mai compiuto dalla politica, di riequilibrare il divario tra generazioni. Potrà anche fallire in quanto a numero delle firme, ma già iniziare parlare di questi temi ci sembra positivo.
  2. Siamo d’accordo con le premesse. Le motivazioni della proposta per il primo Obiettivo (Equità generazionale) ci sembrano oneste e veritiere. Ve le riportiamo:

Le scelte compiute da chi c’è “qui ed ora” possono rendere impossibile la vita a chi verrà domani, e il cambiamento climatico ne è solo l’esempio più lampante.
Ma purtroppo chi vivrà domani non può sedersi al tavolo del “contratto sociale” per far valere i propri interessi.
Le generazioni future sono costrette a subire gli effetti di scelte politiche fatte adesso, sulla base dell’opinione pubblica di adesso, e su cui non hanno voce in capitolo.
In Italia questo squilibrio ha portato a risultati drammatici.
Debito pubblico altissimo
spese in istruzione scarsissime
regali elettorali al posto degli investimenti
nessun sostegno al lavoro femminile
devastazioni ambientali
Questa è stata la moneta con cui i politici si sono comprati – e continuano a comprarsi – il consenso delle generazioni più affollate e benestanti.



Le nostre perplessità

  1. Un tentativo di “mettersi in scia” a Greta? Siamo onesti, un po’ di puzza di “giovanottismo” la si sente. Per essere più chiari, come tante altre manifestazioni di stima e fraterni abbracci di parole con la giovane attivista svedese, anche il lancio della campagna per la raccolta firme in concomitanza con la visita a Roma di Greta Thunberg desta in noi il terribile sospetto che sia l’ennesima iniziativa di marketing per strappare qualche voto ai millennials in vista delle Europee. Del resto, la corsa ai “giovani”, questi poveri disgraziati di cui tutti fanno finta di interessarsi finché gli conviene, sta passando da Greta per tanti: Partiti Politici e Istituzioni Pubbliche in primis, ma anche tante Organizzazioni Non Governative.
  2. Le leggi di iniziativa popolare non funzionano. Un giretto su Wikipedia, se proprio non abbiamo tempo di riaprire la Costituzione, può farci capire molte cose. Vi sottolineiamo un passaggio: “Nella legge nazionale che disciplina la materia non è mai stato inserito un termine massimo entro cui portare in discussione una proposta di iniziativa popolare“. Ciò significa, in parole povere, che anche se +EUROPA riuscisse a raccogliere le firme necessarie a portare la proposta di legge in Parlamento, sarebbe comunque necessario che un numero congruo di Onorevoli si attivasse per metterla all’Ordine del Giorno. E da lì in poi molte cose potrebbero succedere… come ad esempio che venga approvata così com’è a maggioranza, o totalmente stravolta, o ancora… che venga bocciata e non se ne parli più.
  3. L’apposita Commissione Parlamentare prevista dalla Legge di iniziativa popolare di +EUROPA sarebbe manipolabile o ignorabile dal Governo in carica, proprio come tutte le altre Commissioni. Avete presente le recenti Leggi di Bilancio tragicomiche emanate dal Governo del Cambiamento, e la relativa DEF (Documentazione Economica Finanziaria) ridicola che ogni volta le accompagna? Ecco: per forza o per amore, la Commissione Bilancio ogni volta le approva. Dobbiamo aggiungere altro?

Se volete contribuire

In ogni caso, la campagna per la raccolta firme è appena partita: chi fosse interessato a partecipare attivamente potrà trovare tutte le informazioni qui.

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Le Marche plurali e accoglienti

Manifestazione antirazzista ad Ancona, 6 Aprile 2019

Come forse saprete se ci seguite un minimo sui social, abbiamo aderito
anche noi, insieme ad un’altra novantina circa di Associazioni, all’Appello di Università per la Pace:

La locandina

E quindi, Sabato 6 Aprile eravamo al corteo, che partiva dal “Passetto” di Ancona:

Ci è sembrato giusto contribuire a questo segnale di rifiuto del discorso politico attualmente dominante, in cui abbiamo accompagnato circa altre 2.000 anime stanche come noi, seppur con varie sensibilità, di sentir ciarlare in continuazione e a sproposito di “clandestini“, di “porti chiusi” e di tanto altro…

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Report EUROFOUND: le disuguaglianze generazionali a livello Europeo

Un mese fa (il 9 Febbraio 2019), EUROFOUND ha pubblicato un nuovo Report intitolato “Age and quality of life: who are the winners and losers?” (in italiano: Età e qualità della vità: chi vince e chi perde), con l’obiettivo di indagare le disuguaglianze generazionali partendo dai dati 2016 del EQLS (European Quality of Life Survey), comparandoli con quelli del 2011 per ottenere un quadro dei cambiamenti in atto.

Cos’è EUROFOUND

EUROFUND è la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro.

Diretta emanazione dell’Unione Europea, nasce con l’obiettivo di mettere a disposizione le conoscenze necessarie a contribuire allo sviluppo di migliori politiche sociali, occupazionali e relative al lavoro, soprattutto a quei bricconcelli dei Governi, Istituzioni e Parti Sociali dei Paesi Membri dell’UE (tra cui il nostro).

Va da sé che quando EUROFUND pubblica un Report, i primi a leggerlo e tenerne conto dovrebbero essere proprio coloro che governano: in quanto l’Agenzia è finanziata da loro proprio per questo scopo.

Eppure, dato che i Report di EUROFOUND, in media, ai nostri politici non piacciono (in generale, come tutto ciò che è scientifico e non consente di incolpare allegramente migranti, Merkel, fantomatici “poteri forti”, ecc.), raramente ne sentirete parlare anche sui Giornali.

In particolare questo report sulle disuguaglianze generazionali, argomento tabù nel nostro Paese soprattutto nelle Istituzioni e nelle Parti Sociali, è passato pressoché inosservato.

Più facile e più conveniente, per la nostra classe politica, farsi portatrice degli interessi e delle istanze dei moltissimi vecchi retrogradi che votano, e usare bastone e carota con quei poveri, stupidi “millennials”, che da un lato sono pigri e inetti e quindi gli va concesso il reddito di cittadinanza, dall’altro però quando sono bravi “scappano” per andare a portare le loro competenze altrove, e neanche questo ci piace: dovrebbero restare a fare qualche tirocinio. A volte un lapsus fa capire molte cose (vero Giggino?).

Noi, invece, che questo Report ce lo siamo letto, intanto ve lo linkiamo. E vi raccontiamo due o tre cosette che abbiamo scoperto leggendolo.

Due o tre cosette

METODOLOGIA

La premessa metodologica: lo studio pubblicato da EUROFOUND si basa, come detto, dai sondaggi di opinione EQLS, pubblicati nel 2016, nell’ambito dei quali sono stati intervistati individui maggiorenni di tutta Europa tramite questionario strutturato, a risposta multipla.

Vengono esaminati cinque aspetti principali, e trasversali, dei gruppi d’età presi in esame:

  • le difficoltà economiche;
  • la partecipazione politica;
  • l’esclusione sociale percepita;
  • la salute mentale;
  • la soddisfazione di vita.

Le fasce d’età prese in considerazione sono state: 18-34 anni; 35-44 anni; 45-54 anni; 55-64 anni; 65-65 anni; over 70.

 Gli Stati Membri vengono anch’essi divisi per gruppi, come da figura:

L’Italia, come notate, è inserita nel gruppo “Mediterraneo“, insieme a Cipro, Grecia, Malta, Portogallo e Spagna. Tolte le fortissime peculiarità di Cipro (un Paese Membro che è politicamente diviso de facto in due Entità distinte e perciò in perenne tensione sociale), e forse Malta per ragioni di scala, le similitudini economiche, sociali e demografiche con gli altri tre Paesi membri, Grecia, Portogallo e Spagna, sembrano calzare più che bene. I quattro Paesi formano un bel gruppo di maialini (PIGS).

 MAIN FINDINGS

Il primo dato macroscopico segnalato dal Report è l’esistenza di una cortina di ferro all’interno del Continente, che divide situazioni tra di loro agli antipodi: in Europa Occidentale, le giovani generazioni hanno una qualità della vita decisamente inferiore a quella delle generazioni precedenti. In Europa Orientale è vero l’esatto opposto.

  1. Difficoltà economiche: in Europa occidentale decrescono solo dopo la mezza età, mentre tendono a crescere dopo la pensione in Europa Orientale.
  2. Esclusione Sociale: in Europa Occidentale e nel Mediterraneo, sentirsi socialmente esclusi aumenta costantemente fino alla mezza età.
  3. La partecipazione politica aumenta fino alla mezza età per poi gradualmente scedere, in tutti i Paesi dell’Unione.
  4. La salute mentale tende a crescere con l’avanzare degli anni solo negli Stati del Nord e nelle Isole, mentre decresce con l’età in tutti gli altri gruppi di Paesi, con particolare menzione per Bulgaria e Romania, dove gli anziani segnalano un rischio di depressione altissimo.

LE RACCOMANDAZIONI

Il Report segnala con molta dovizia (e i dati lo raccontano con freddezza) il problema di un Est Europa post-comunista in cui i lavoratori di ieri sono diventati i reietti di oggi, privi di prospettive e servizi, e con pensioni incongruenti con il costo della vita di un’economia capitalista. Questa conclusione (non nuova), fa il paio con l’invito ai Paesi Membri che soffrono di questi problemi a mettere in campo sistemi di supporto (welfare) per le vecchie generazioni in difficoltà oggettiva in termini economici, di salute mentale e di inclusione sociale, prendendo esempio dalle loro controparti dell’Ovest.

Quando però arriviamo all’altra disuguaglianza, quella che penalizza i giovani, e che riguarda una buona fetta degli Stati Occidentali e in particolare l’area Mediterranea, si ha onestamente l’impressione che nemmeno chi segnala il problema abbia idea di che pesci pigliare.

Nonostante nel Report si riconosca e si sottolinei a più riprese che le “older generations” abbiano goduto di condizioni di vita e di lavoro più favorevoli rispetto a quelle dei giovani, le raccomandazioni proposte sono:

  1. Un generico appello al Legislatore a tenere in considerazione l’equità generazionale nell’atto di stendere i provvedimenti di legge;
  2. La proposta di un “contratto sociale” tra le generazioni che sia bilaterale. E qui, al di là del riconoscimento implicito dello sbilanciamento evidentissimo in favore degli anziani dell’attuale contratto sociale, null’altro viene proposto;
  3. Prendere in considerazioneil problema della casa per i giovani dell’Europa Occidentale, poiché non avere i mezzi per comprare un’abitazione di proprietà contribuisce ad una peggiore qualità della vita.

Il nostro commento

Per quanto riguarda la tematica che ci sta a cuore, ovvero le disuguaglianze economiche e sociali che rendono pressoché impossibile ai giovani Italiani di guardare al futuro con fiducia, dobbiamo essere onesti: questo Report, pur fotografando la situazione, ci dice ben poco di nuovo.

Si tratta pur sempre di un Report di diretta emanazione dell’Unione. Bisogna dunque tener presente che il suo focus è, non potrebbe essere altrimenti, sui 28 Paesi e non sull’Italia. In questo contesto, l’accento forte posto sulla situazione drammatica di molti anziani in Bulgaria e Romania risulta comprensibilissimo: dal pool di dati, essa emerge con forte e preoccupante evidenza.

Avremmo però apprezzato un piccolo sforzo d’immaginazione a livello di raccomandazioni ai policy-maker: se per gli anziani qualche soluzione è proposta, non è vero il contrario, per le politiche giovanili tutto è molto, molto generico.

Come se importasse meno. O come se (e forse è proprio questo il caso), essendo l’equità generazionale argomento politico molto “divisivo” in certi Paesi (“a morte la Fornero, viva quota centoooooooo” gridano in coro giornali e politicanti nostrani) gli autori non abbiano voluto affondare il colpo.

Approfondire

In ogni caso, come ogni Report che non sia una cazzata clamorosa creata per scopi politici (vi linkiamo un caso molto recente di debuking, da parte del Professor Boldrin, della bufala pseudo-scientifica sull’Euro messa in giro ad arte), questo di EUROFOUND sulle disuguaglianze generazionali è basato su dati pubblici e aperti, che potete cioè analizzare per vostro conto, se avete voglia, disaggregati e anche su base Nazionale, qui: https://www.eurofound.europa.eu/data/european-quality-of-life-survey.

In figura vi riportiamo una schermata della piattaforma: è semplice da maneggiare (anche se un po’ lenta a caricare), perché integrata con strumenti di visualizzazione grafica ed offre una buona panoramica dei livelli e degli stili di vita (riguardanti molti argomenti specifici) percepiti dai diversi gruppi di età a livello Europeo.

Buon divertimento 😉

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Call for applicants: scambio di buone pratiche a Alba Iulia, Romania

Nell’ambito del nostro Progetto Europeo VIP (Violence, Important Problem) cerchiamo persone interessatie a partecipare a una mobilità ad Alba Iulia (Romania), per uno Scambio di buone pratiche sulla violenza di genere.

Lo scambio si svolgerà dal 26 al 31 Maggio 2019.

Regole d’ingaggio:

  • Esperienza o interesse sul tema della violenza di genere;
  • Nessun limite di età (il progetto riguarda l’educazione degli adulti);
  • Spese di trasporto, vitto e alloggio pagate da EUTOPIA;
  • Buon livello d’inglese, necessario a preparare le brevi presentazioni da discutere con i Partner Internazionali durante la mobilità.

POTETE CANDIDARVI QUI.

Per informazioni scriveteci a: info@associazioneeutopia.org

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